Il progetto di massima, presente in Internet (www.cittaideale.it) e nel mio studio di C.so Venezia 20 a Milano, sarà reso esecutivo dopo la scelta delle tecnologie maturate dai grandi centri tecnologici e dalle grandi imprese installatrici.
Anticipo, intanto, a grandi linee come mi è stato possibile risolvere il problema di una città dove 25.000 abitanti possono incontrarsi oltre che virtualmente anche personalmente, cioè fisicamente, percorrendo al massimo soltanto 240 metri.
Questa possibilità elimina la necessità di ricorrere ad autotrasporti perlopiù inquinanti: infatti, solo per chi non si sente di fare nemmeno 240 metri a piedi, funzioneranno scale mobili, tapis roulants e ascensori elettrici.
Questa soluzione ritengo che sia molto meno utopica di qualsiasi altra formulata da “grandi” urbanisti per risolvere il traffico a Milano o a Nuova York.
A questo proposito e per spiegarmi meglio mi permetto queste considerazioni:
1) se Milano è giustificabile nel suo caos attuale perché il suo impianto risale a 3000 anni fa, Nuova York, impiantata nei giorni nostri, è giustificabile solo perché non si sa vedere più  lontano del proprio naso; difatti, come si fa ancora oggi a insistere di concentrare gli abitanti in “verticale”, lontanissimi dalla terra, quando gli abitanti stessi per raggiungere le loro abitazioni hanno bisogno di adoperare autotrasporti in “orizzontale”?

Oggi si calcola al minimo 1 auto ogni 2 abitanti: in un grattacielo insistente su 400 mq di terreno, abitano in media 3.000 abitanti; calcolando approssimativamente appunto 1 auto ogni 2 abitanti risulta che per servire un grattacielo che occupa 400 mq ci vuole un parcheggio di 30.000 mq. Mi sembra che non abbia senso, a meno di accontentarsi di lasciare l’auto a 10 km dall’abitazione, trasbordandosi per altrettanti chilometri su mezzi pubblici, aspettando che arrivino.
2) se è giustificabile che per vivere in società occorra stabilire normative di vita, occorre che queste normative siano stabilite dall’apporto del parere di tutti gli interessati e non solo dei loro rappresentanti: difatti, questi “senza vincolo di mandato” (cfr. la Costituzione Italiana - art. 54) possono tranquillamente tradire i loro mandatari.

Con l’ausilio della Telematica i 25.000 abitanti della mia città potranno comodamente da casa loro, ognuno consultandosi a vicenda, determinare normative e soluzioni di problemi che un “centro” potrà elaborare fedelmente senza ricorrere alla soggettività interessata di un’Autorità occasionale.
Impostata in questo modo l’urbanistica della mia città, gli abitanti potranno godere di una giornata tranquilla con il giardino e l’orto fuori dalla propria porta di casa, senza mai aver bisogno di andare in uffici comunitari e facendo al massimo 240 metri per fare la spesa, per andare in piscina, per andare in chiesa, al cinema, al teatro o, in caso di bisogno, all’ospedale.

 

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